lunedì 14 settembre 2009

Nave dei veleni di Cetraro, la Calabria chiede l'intervento del governo nazionale

(AGI) - Catanzaro, 14 set. - "Il governo nazionale deve avviare subito un piano per la bonifica dei luoghi eventualmente interessati dalla presenza di scorie radioattive". Lo ha detto questa sera il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in merito al rinvenimento in mare, al largo di Cetraro (Cosenza) del relitto di una imbarcazione che si sospetta possa contenere rifiuti radioattivi. Loiero, che nel pomeriggio ha presieduto una riunione della Giunta dedicata proprio all'emergenza determinatasi al largo della costa tirrenica cosentina, ha reso noto di aver comunicato alle autorita' romane l'esigenza di intervenire con la massima tempestivita'.
  Si tratta di un problema grandissimo - ha spiegato Loiero - non tanto per le conseguenze che possono scaturire per il turismo, che peraltro quest'anno ha fatto fregistrare un buon andamento nonostante i problemi, e nemmeno per la balneabilita', data la distanza del relitto dalla costa, quanto per la nostra fauna ittica".
  Loiero ha puntualizzato che la richiesta riguarda anche eventuali depositi di scorie sulla terraferma, di cui ha parlato il pentito Francesco Fonti. "Chiediamo che il piano di bonifica - ha spiegato - coinvolga anche i nostri tecnici, che in questo frangente, in piena collaborazione con la procura di Paola, hanno dimostrato grande competenza. Ringrazio il procuratore di Paola Bruno Giordano - ha continuato - per lo spirito di collaborazione con cui sta lavorando, cosa che ci ha permesso di inviare il rov (un robot dotato di telecamere, ndr) le cui immagini hanno rivelato la presenza della nave affondata".
  Loiero, cosi' come l'assessore all'Ambiente Silvio Greco, ha escluso rischi per la balneazione, data la distanza del rinvenimento (28 chilometri dalla costa e 500 metri di profondita') dalle spiagge, spiegando che la certezza della presenza di rifiuti tossici si avra' solo quando sul contenuto dei bidoni rinvenuti in mare saranno eseguiti esami approfonditi. Il governatore ha pero' denunciato il rischio di un disimpegno del governo. "Ci e' stato obiettato - ha detto Loiero - che il relitto potrebbe trovarsi in acque internazionali. Ma non e' cosi, se e' vero che le imbarcazioni italiane a quella distanza esercitano la pesca". Il governatore calabrese ha ribadito che non ci sono rischi per la salute dei bagnanti: "Semmai - ha spiegato - i problemi potrebbero sorgere per quanto riguarda il ciclo alimentare, dati gli efeftti sulla faunaittica. Ma non e' il caso di fare allarmismi prima di avere la certezza delle dimensioni del problema".